“Nuova energia” per Alonso con un’entusiasmante nuova Aston Martin AMR23

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Lo slogan con cui Aston Martin ha preparato la nuova stagione 2023 di Formula 1 riassume perfettamente la voglia e la sfida che li attende. Dopo alcuni anni deludenti, l’AMR23 è stata presentata questo lunedì come una rottura con il passato. Non è un caso quella “nuova energia” che hanno promesso prima di mostrare al mondo un’auto che, indipendentemente dal fatto che vada bene o meno, funziona al massimo.

Dan Fallows, l’uomo che ha fondamentalmente progettato questa vettura, parla di un cambiamento del 95% rispetto all’auto dell’anno precedente. Ha ragione, e che si è vista solo una prima versione, che, come potrebbe essere altrimenti, cambierà nei test. Un muso molto più allungato e raffinato, pontoni laterali stretti e aggressivi con certe reminiscenze di concetti già visti nella Mercedes del 2022 o addirittura nelle Red Bull, un fondo piatto radicalmente ridisegnato… e un mistero. Il fatto che non abbiano mostrato la parte posteriore dell’auto è una vera e propria dichiarazione d’intenti: lì c’è il “trucchetto”.

Lawrence Stroll ha promesso che questo progetto ha già tutti gli ingredienti per vincere: persone, entusiasmo, lavoro e strumenti. La nuova sede di Silverstone è un nuovo laboratorio dove ognuno trova un’energia che fino ad ora non aveva visto. Lo riassume con un sorriso il caposquadra Mike Krack, in quello che sarà il suo secondo anno alla guida della squadra britannica. 

“Abbiamo grandi ambizioni e, sebbene l’Aston Martin sia il nostro terzo anno, vedo molte possibilità e le vedo tutte insieme. L’anno scorso abbiamo visto molti progressi e siamo migliorati in tutte le aree. Tutti hanno lavorato sodo questo inverno”, ha osservato.

Questa è forse la migliore speranza. Perché la squadra e i piloti, con un sorridente Fernando Alonso al timone, sanno dove si trovano e dove sono diretti. La voglia che possono avere non può alleviare quello che possono mostrare altre squadre, come una Red Bull che parte da grande favorita e i dubbi di Ferrari o Mercedes che si vedranno nei prossimi giorni. Anche se Alonso avverte che questa macchina dovrebbe essere solo la base, la radice di una macchina vincente, non si accontenteranno di poco.

La nuova avventura che affronta Alonso è tanto rischiosa quanto audace. La squadra che si basa sulle fondamenta che Eddie Jordan ha formato decenni fa, in una genealogia che ha portato fino ad oggi, non ha mai ambito a diventare campione, e le poche vittorie che ha ottenuto sono state molto sporadiche e in condizioni molto difficili.

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