Motori: un weekend d’oro per l’Italia che mancava da 14 anni

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Se nel mondo del calcio la delusione per l’esclusione della nostra nazionale dai Mondiali di Qatar 2022 è ancora viva, la stagione dei motori da poco iniziata sta portando in alto l’Italia, sia per quanto riguarda la Formula Uno che la MotoGp.

Partendo dalle quattroruote, il weekend australiano della F1 ci ha regalato la vittoria della Ferrari di Charles LeClerc, al suo secondo successo stagionale su tre Gran Premi disputati, sempre sul podio compresa la seconda piazza sul circuito dell’Arabia Saudita. Il monegasco resta saldamente in testa nella classifica piloti con un vantaggio sul secondo, George Russell su Mercedes, di 34 punti. Terzo l’altro ferrarista Carlos Sainz, deluso per il ritiro dopo solo due giri dall’inizio della gara. Anche il Mondiale costruttori vede primeggiare la Scuderia di Maranello, con 101 punti e un distacco sulla Mercedes di 26 punti.

Stesso andamento anche per le moto: nel Gran Premio delle Americhe sul circuito di Austin in Texas, a salire sul gradino più alto del podio è Enea Bastianini, davanti a Rins e Miller. Il pilota di Rimini con questa vittoria trova per la seconda volta il successo in pista, dopo l’esordio stagionale nel GP del Qatar. Oltre al primo posto nella classifica piloti, anche quella costruttori premia l’Italia, con la Ducati prima a 88 punti davanti alla KTM e alla Suzuki.

Scorrendo l’almanacco sportivo, per trovare una doppietta tricolore nelle due discipline, con Ferrari e Ducati sugli scudi, dobbiamo tornare indietro di 14 anni, quando nel giugno nel 2008 Casey Stoner sulla moto di Borgo Panigale vinse a Donington mentre il Cavallino si imponeva a Magny-Cours con Felipe Massa alla guida.

Per quanto riguarda invece i risultati finali dei rispettivi mondiali, è il 2007 l’anno in cui le due case italiane sono salite sul tetto del mondo, con Kimi Raikkonen sulla Rossa e lo stesso Casey Stoner su Ducati.

Pur non sapendo come andrà il prosieguo, l’andamento attuale fornisce buone sensazionisu un possibile, e molto atteso, bis di quell’incredibile annata.

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