Infanzia difficile
– dai 3 agli 11 anni ha dormito in più di cento dimore diverse tra parenti, amici, dormitori e auto, con sua madre che aveva 16 anni in più di lui.
– il padre biologico Anthony McClelland, non lo ha riconosciuto, scappando quando la madre 16 enne era incinta.
– a 9 anni Frank Walker Sr., l’allenatore di football della scuola, lo “adotta”, dandogli disciplina e facendogli condurre una vita normale come gli altri coetanei. Di lì a poco lo indirizza verso il basket.
– a 10 anni il suo canestro era una tanica del latte tagliata che aveva inchiodato al palo del telefono pubblico vicino casa.
– a 14 anni durante le partite di basket veniva deriso dai coetanei che gli chiedevano “Who’s your Daddy?”, certi di non avere risposta.
La gloriosa storia sportiva
– a 16 anni le sue partite all’high school venivano trasmesse in diretta a pagamento da Espn2, e da mezzo mondo, compresa l’Italia che le trasmetteva tramite Tele+.
– a 16 anni e mezzo era sulla copertina di Sports Illustrated col titolo “The Chosen One”.
– a 17 anni si dichiarò eleggibile per il draft, e aveva firmato già oltre 100 milioni di contratti pubblicitari.
– rookie dell’anno nel 2004.
– 4 titoli NBA
– 10 finali NBA disputate (terzo di sempre)
– 2° nella storia per punti segnati, dietro solo a Jabbar.
– 1° di sempre ai playoff per punti segnati, canestri segnati, tiri liberi segnati, palle rubate e numero di partite vinte.
– 1° di sempre a superare quota 30.000 punti, 10.000 rimbalzi e 10.000 assist in carriera.
– unico di sempre a chiudere una Finals NBA in tripla doppia di media.
– oggi viaggia a 27.8 punti, 8.1 rimbalzi e 6.6 assist a partita, mai nessun giocatore nella storia aveva mai registrato queste cifre alla sua età.
– con 431 milioni di dollari è il giocatore che ha guadagnato di più nella storia della NBA.
– unico giocatore NBA in attività ad essere miliardario (il suo patrimonio ha superato gli 1.3 miliardi di dollari).
– è il secondo sportivo più pagato al mondo (dietro di poco a Messi).
– la Nike gli ha fatto firmare un contratto a vita da 1 miliardo di dollari.
– ha finora pagato l’università a 2500 ragazzi di Akron.
– si stima che ad oggi abbia donato circa 200 milioni di dollari per ragazzi disagiati di Akron dai 4 ai 22 anni, e per diverse associazioni umanitarie.
Per tanti ed evidenti motivi, uno sportivo unico nella storia.