Si è concluso con la partita di questa notte al Garden di Boston l’edizione 2022 della NBA che ha visto trionfare i Golden State Warriors, chiudendo la serie sul 4 a 2 in trasferta in gara 6.
La franchigia californiana, dopo aver perso il match di esordio ed essersi trovata sotto per 2 a 1 al termine di gara 3, ha inanellato un striscia positiva di tre vittorie consecutive che le hanno consentito di alzare al cielo il trofeo a stelle e strisce per la settima volta nella loro storia, il quinto da quando si sono trasferiti nel grande Stato dell’Ovest degli Stati Uniti (4 ad Oakland e 1 a San Francisco).
Delusione invece per i Boston Celtic che davanti al pubblico di casa non sono riusciti a pareggiare i conti, andando a perdere con il risultato di 103 a 90, che non gli ha permesso di giocare gara 7 in casa degli Warriors. I biancoverdi si devono quindi accontentare del titolo di campioni della Conference Est.
Protagonista della serie, ma anche dei playoff e della stagione regolare, il solito Steph Curry, che si conferma il miglior realizzatore da tre nella storia in NBA, mettendo in bacheca il suo quarto titolo dopo quelli del 2015, 2017,2018, e per la prima volta riconosciuto come MVP delle Finali, con 34 punti, 7 assist e 7 rimbalzi in gara 6.
La vittoria di Golden State ha ribaltato il pronostico iniziale che vedeva favorita Boston. Un’affermazione che ha un sapore speciale e diverso per il team allenato da Steve Kerr rispetto alle precedenti vittorie, come dichiarato dalla stesso Curry che al termine della gara, visibilmente emozionato con le lacrime agli occhi ha così commentato: “Tre anni fa eravamo la peggior squadra NBA? Beh, sappiamo quanto è lunga la strada per arrivare al titolo. Abbiamo affrontato tante grandi squadre, tutte le persone presenti su questo palco hanno recitato la loro parte per arrivare fino a qui”.