Una nuotatrice dice di essere stata drogata ai Mondiali di Budapest

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Pur essendo terminati lo scorso 25 giugno, con la spedizione italiana che ha fatto registrare il record di medaglie, i Mondiali di Nuoto di Budapest tornano a far parlare a distanza di giorni a causa della rilevazione shock di una nuotatrice impegnata nella manifestazione iridata in Ungheria.

La canadese Mary-Sophie Harvey, medaglia di bronzo nella staffetta 4×200, ha fatto sapere attraverso il suo canale social Instagram di essere stata drogata in occasione di una festa tenutasi l’ultima sera dei Mondiali nella Capitale ungherese. Secondo quanto riferito dalla Harvey, di quella nottata non ricorda nulla, con un vuoto di memoria che va dalle quattro alle sei ore. Quando si è risvegliata aveva una costola incrinata e innumerevoli lividi su varie parti del corpo, come si può vedere nelle immagini che ha postato in rete.

“Non mi sono mai vergognata così tanto”, il suo commento. Non è noto se l’atleta abbia subito o meno anche violenza sessuale.

Resasi conto delle sue condizioni, la Harvey si è recata presso un ospedale dove è stata assistita da medici e psicologici che le hanno riferito che circostanze del genere non sono così rare e che si deve ritenere fortunata di esserne uscita solo con un lieve infortunio alle costole e una leggera commozione cerebrale. Ha poi sottolineato di essere stata aiutata psicologicamente per superare il trauma e che ciò non la fermerà dal continuare a gareggiare.

Non sono ancora chiare le dinamiche di quanto accaduto e la Federazione Internazionale di Nuoto (FINA) ha fatto sapere che aprirà un’indagine per ricostruire l’episodio e rintracciare gli eventuali colpevoli.

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