Sofia Goggia ai mondiali 2023 desta l’ammirazione del circo bianco

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Quando Sofia Goggia è in pista, gli sguardi dei capi all’arrivo e dell’allenatore lungo il percorso sono sempre un po’ preoccupati. Perché la sciatrice bergamasca è quasi sempre la più veloce quando arriva in fondo senza incidenti. Ma non sempre lo fa. Le cose sono già andate bene due volte ai Mondiali di sci di Courchevel. Ha concluso il SuperG della combinata in sicurezza e senza incidenti. Anche il primo allenamento in discesa – con il miglior tempo.

In questa stagione le gare problematiche sono bilanciate con quelle gare in cui tutto è andato liscio. A St. Moritz si è schiantata contro un palo del cancello con tale veemenza che si è rotta una mano. A St. Anton è volata fuori pista in modo spettacolare e ha subito abrasioni cutanee. Una settimana dopo, a Cortina d’Ampezzo, cade di nuovo, questa volta ferendosi alla gamba destra e saltando di conseguenza la gara del giorno successivo. Tuttavia, l’infortunio non l’avrebbe fermata, piuttosto il fatto che Sofia Goggia volesse finalmente recarsi di nuovo a un evento importante in condizioni ragionevolmente in forma. “Il mio obiettivo per la stagione è la Coppa del Mondo”, ha detto. Non è mai stata campionessa del mondo.

No, Sofia Goggia non si autocommisera. E dire che celebra le sue ferite come ha fatto Lindsey Vonn non è del tutto giusto. L’americana aveva gonfiato le ferite più piccole con l’intenzione di tessere l’epopea eroica americana ed è stata quindi chiamata “regina del dramma” solo alla fine della sua carriera.

Senza compromessi

Goggia ha anche il dramma, ma in modo diverso. Alza la mano gonfia verso la telecamera dopo aver tagliato di nuovo il traguardo con il miglior tempo e dice che è solo una mano. Si morde i denti, come a Pechino o più recentemente a St. Moritz. Quella sera si è fatta operare la mano rotta per tornare alla partenza il giorno successivo e vincere la discesa libera. Per Goggia, le cadute e gli infortuni fanno parte della sua carriera tanto quanto le vittorie e le medaglie.

È la migliore in discesa, senza dubbio, ed è anche una delle candidate alla medaglia nel SuperG di questo mercoledì. Questo “atteggiamento spietato e intransigente è impressionante”, afferma Kira Weidle. La discesista tedesca pensa che l’italiana sia un modello in questo senso. “Questo è ciò che la rende speciale, perché di certo non scia meglio.” Ma Weidle sa anche che l’italiana “gioca sempre con il fuoco”, un gioco d’azzardo che la 30enne campionessa olimpica ha definito “alla Goggia” nel 2018. Insomma, cara Sofia, in bocca al lupo per la gara di oggi!

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