La Consob indaga sulle plusvalenze della Juve

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Secondo quanto emerge dalla relazione finanziaria annuale, approvata dal CdA lo scorso 17 settembre, la Juventus sarebbe sotto ispezione della Consob per quel che riguarda il calciomercato e le plusvalenze, attraverso un lettera inviata al club bianconero nel luglio 2021 nella quale si chiede la documentazione completa relativa ai proventi derivanti dalla gestione dei diritti dei calciatori.

 Come riferisce il Sole24ore, le plusvalenze della Juventus del 2021 rispetto all’anno precedente hanno fatto segnare un calo molto rilevante per quanto concerne la voce dell’attivo, passando dai 172 milioni del 2020 ai 43 di quello in corso con una diminuzione del 75%. Un aspetto confermato anche prendendo in esame le plusvalenze del 2019 che avevano fatto registrare 157 milioni di entrate e un -72% rispetto al 2021.

I motivi di queste perdite sono riconducibili alla crisi economica che ha colpito anche il calcio nostrano come conseguenza della pandemia da Covid19. Il tutto si è manifestato anche a livello di bilancio, nel quale i ricavi di quest’anno ammontano a 480 milioni di euro (comprese le plusvalenze) rispetto ai 574 dell’anno precedente con una diminuzione del 16,3%, con una perdita netta di oltre 200 milioni di euro.

Nella nota non si fa menzione alle operazioni sotto la lente di ingrandimento della Consob. Tra quelle che fecero discutere ci fu il passaggio di Miralem Pjanic al Barcellona e l’arrivo in bianconero del brasiliano Arthur sempre dal club catalano. In quell’occasione il centrocampista bosniaco fu valutato 63 milioni di euro, con una plusvalenza di circa 44 milioni. Denaro che però di fatto non è mai entrato nelle case dei piemontesi perché contestualmente ha acquisito i diritti di Arthur a fronte di una cifra introno ai 72 milioni di euro, prefigurando quindi uno scambio più che una cessione, pur manifestandosi in bilancio come tale.

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