Il gesto in sostegno all’invasione in Ucraina da parte di un ginnasta russo

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La Coppa del Mondo di Ginnastica Artistica in corso a Doha, in Qatar, si è presa le prime pagine sportive per un episodio che non ha nulla a che fare con lo sport.

Al termine della gara delle parallele, durante la cerimonia di premiazione, il terzo classificato, il russo Ivan Kuliak è stato immortalato sul podio con una Z sulla sua divisa. La lettera in questione è riconducibile al simbolo presente sui carri armati russi durante l’attuale invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Putin. Il significato della Z sarebbe riferibile al motto “za pobedu” che tradotto alla lettere vorrebbe dire “per la vittoria, come rilanciato da molte testate giornalistiche. Una situazione che ha creato grande imbarazzo anche perché a vincere la medaglia d’oro è stato un ginnasta ucraino, Illia Kovtun, presente al suo fianco, rimasto impassibile mentre veniva premiato. Al riguardo è intervenuto Gherardo Tecchi, numero uno della ginnastica italiana che ha così commentato l’accaduto: “Ho chiamato subito il presidente della Federginnastica mondiale Watanabe, loro avevano già preso nota di tutto e ovviamente lo hanno deferito alla giustizia sportiva mondiale. Un gesto inqualificabile e inammissibile”.

Il gesto dell’atleta, alla sua ultima gara, prima che prendesse il via il ban, previsto a partire da oggi 7 marzo, imposto dal Cio agli sportivi russi e bielorussi a tutte le manifestazioni, è stato interpretato come sostegno alla manovra militare russa, e per questo motivo è stata aperta un’indagine a suo carico da parte della Federazione internazionale di ginnastica per violazione del codice di condotta.

Sui social è scoppiata, come prevedibile, la polemica e sono state invocate sanzioni e conseguente squalifica. Il comportamento di Kuliakè in controtendenza con quanto visto nelle scorse settimane, durante le quali moltissimi atleti, anche russi, si sono schierati per la pace e al fianco del popolo ucraino, come il neo numero uno del tennis mondiale, Daniil Medvedev.

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